mercoledì, 24 Aprile 2024

Centro Studi Galileo, Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e Istituto Internazionale del Freddo di Parigi (IIR), un Convegno con grandi risultati.

– di Luca Iannone – 
L’evento, organizzato da Centro Studi Galileo in collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e con l’Istituto Internazionale del Freddo di Parigi (IIR) il 6 e 7 giugno, ha portato al Politecnico di Milano i principali rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle aziende del Freddo.
Hanno preso parte ai lavori animando il dibattito del settore HVACR e fornendo contributi scientifici di alto profilo tramite le loro presentazioni più di 300 professionisti provenienti da quattro continenti: delegati delle istituzioni europee e internazionali, Presidenti delle principali associazioni mondiali ed esponenti dell’industria. Un’edizione da record nei numeri e nella qualità degli interventi.
Il XVIII Convegno Europeo ha restituito una fotografia dello stato dell’arte delle tecnologie disponibili nel settore della refrigerazione e del condizionamento. Il processo di innovazione sta proseguendo, ma è stata evidenziata la necessità di un aggiornamento costante e periodico sulla ricerca applicata. È emerso anche che l’efficienza energetica ha un impatto maggiore sul riscaldamento globale rispetto a quello dei gas refrigeranti: il mondo dell’HVACR deve e può migliorare l’efficienza energetica dei sistemi attuali, ma non bisogna dimenticare di considerare il tema dell’efficienza energetica come un concetto che riguarda la progettazione e la costruzione degli edifici.
Ulteriori passi in avanti sono stati registrati nello sviluppo tecnologico di refrigeranti a basso GWP, così come di sistemi meno inquinanti. Ai rappresentanti dell’industria e degli enti governativi è stato chiesto di ripartire dalle opportunità di scambio di esperienze, proprio come quelle fornite dal Convegno Europeo da quasi quarant’anni. A proposito dei nuovi refrigeranti, i produttori sono stati invitati a ridurre e riorganizzare, per quanto possibile, l’elenco dei gas che rappresentano una vera alternativa a quelli più tradizionali: il primo obiettivo dei cosiddetti refrigeranti alternativi dovrebbe essere quello di limitare le emissioni, contribuendo così a contrastare i cambiamenti climatici.
A giugno 2021, in occasione della diciannovesima edizione del Convegno Europeo, i maggiori esperti mondiali del settore si ritroveranno per valutare l’efficacia delle azioni adottate per il raggiungimento degli obiettivi al 2030.
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