venerdì, 22 Novembre 2024

ITALIA AL 10° PER LA PRODUZIONE DI ACCIAIO, MA I NUMERI SONO IN LEGGERO CALO

L’Italia si conferma al decimo posto su scala mondiale per la produzione di acciaio. Questo in virtù di 24,5 milioni di tonnellate annue. L’ex Ilva di Taranto resta ancora oggi la più grande acciaieria d’Europa. Altoforni sono presenti a Piombino, Taranto e Trieste; convertitori ad ossigeno a Taranto e a Piombino; forni elettrici, che usano il rottame di ferro sono ad Aosta, Bergamo, Bolzano, Brescia, Catania, Cremona, Cuneo, Padova, Potenza, Reggio Emilia, Torino, Terni, Trento, Udine, Varese, Verona e Vicenza.

Dalla relazione 2018 Federacciai emerge un andamento produttivo fortemente altalenante negli ultimi dieci anni. Si passa dalle 25,7 milioni tonnellate di acciaio prodotte nel 2010, alle 24,5 milioni di tonnellate del 2018. Il picco si è avuto nel 2011 con 28,7 milioni di tonnellate in 42 siti, mentre il minimo è stato toccato nel 2015 con 22 milioni di tonnellate. I dati dei primi cinque mesi del 2019 attestano una produzione di 10,470 milioni di tonnellate, in calo del 2 per cento sull’analogo periodo del 2018.

Un ruolo di primaria importanza nel settore continua a ricoprirlo la famiglia Riva, che dopo aver lasciato gli impianti di Taranto a seguito del commissariamento e delle vicende giudiziarie, si è concentrata nelle unità produttive del Nord. Il gruppo ha complessivamente 5.021 dipendenti, 21 siti produttivi, produce 6,9 milioni di tonnellate di acciaio e fattura (dati 2017) 3,2 miliardi di euro. Altro gruppo leader è Arvedi di Cremona, che dal 2010 ha attivato un moderno insediamento industriale con la linea Esp (Endless strip production). Arvedi ha venduto nel 2017 oltre 3 milioni di tonnellate. Produce tra l’altro acciai piani e tubi saldati al carbonio. A Lonato del Garda c’è Feralpi. Il gruppo è tra i principali in Europa specializzato negli acciai per l’edilizia e negli acciai speciali. I dipendenti sono 1.500, 2,5 i milioni di tonnellate di acciaio prodotte, il fatturato è di 1,3 miliardi. Poi ci sono le Acciaierie Venete con oltre mille dipendenti e 1,5 milioni di tonnellate di acciaio. A Brescia c’è Ori Martin, con acciai finiti a caldo per automotive e meccanica. Non produce acciaio ma lo trasforma, ed è leader in questo campo, Marcegaglia, con quartier generale nella provincia di Mantova. L’acciaio lavorato è pari a 5,8 milioni di tonnellate, il fatturato supera i 5,3 miliardi, 25 sono gli stabilimenti, 6.500 i dipendenti.

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