Se l’acciaio al carbonio è stato investito da una tempesta dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina, il settore dell’acciaio inossidabile, per paragone, è stato travolto da un uragano. La chiusura delle esportazioni della Federazione Russa, il terzo produttore mondiale di nickel, ha portato ad un incremento senza precedenti per il metallo, che si è riversato interamente sul settore dell’inossidabile italiano ed europeo, provocando non solo un fortissimo incremento delle quotazioni, ma anche chiusure produttive (o stop alle offerte) da parte delle principali acciaierie continentali. Questa situazione sta portando ad una elevatissima tensione sul settore, con i clienti finali che faticano a trovare il materiale e che sono costretti a fronteggiare rincari non previsti né per la violenza degli stessi né per la loro velocità.
Quali sono, in questa difficile congiuntura, le attese per il prossimo futuro? Come fronteggiare la crisi? Questi i principali interrogativi a cui cercheranno di rispondere i relatori del webinar «Inox: le conseguenze del conflitto sul settore italiano», che si terrà il 24 marzo alle ore 11:00 su piattaforma ZOOM.
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