lunedì, 15 Settembre 2025

Saldatura Solidale: un laboratorio per saldare competenze, dignità e futuro

La saldatura come leva per l’inclusione lavorativa e la rigenerazione sociale. È questo l’orizzonte operativo del nuovo laboratorio professionale della Cooperativa Sociale Centro di Lavoro San Giovanni Calabria, presentato ufficialmente a Verona nell’ambito del progetto “Saldatura Solidale – saldiamo legami, non solo metalli”. L’iniziativa risponde con approccio sistemico a una doppia esigenza: da un lato, la crescente richiesta di lavorazioni saldate qualificate nel comparto manifatturiero, dall’altro, la necessità di costruire percorsi professionali sostenibili per persone in condizione di fragilità.

Nel nuovo centro verranno eseguite saldature professionali certificate, affiancate da programmi formativi altamente specializzati, con l’obiettivo dichiarato di attivare, in prospettiva, anche un reparto interno alla Casa Circondariale di Montorio. Un’infrastruttura tecnico-produttiva che non è solo presidio di know-how applicato, ma anche dispositivo di inclusione, grazie a una rete nazionale di partner che include l’Istituto Italiano della Saldatura (IIS), ANASTA (federata ANIMA), RACTEC, Synergie, Lavoro & Società e Fondazione Esodo.

Il valore tecnico e sociale del progetto è stato sottolineato da Egidio Birello, Area Manager Nord-Est dell’IIS, che ha ricordato come il mestiere del saldatore richieda “alta specializzazione, rigore operativo e formazione continua” e come la costituzione di una nuova officina implichi investimenti complessi, resi possibili solo da sinergie intersettoriali. Un aspetto, questo, ripreso anche dalla direttrice della cooperativa Paola Padovani, che ha illustrato il funzionamento normativo del collocamento protetto, mostrando come l’integrazione tra impresa e terzo settore possa garantire continuità produttiva e assolvere al tempo stesso a importanti obblighi sociali.

L’officina è dotata delle attrezzature necessarie per la saldatura a filo continuo, elettrodo e TIG, e sarà progressivamente abilitata per la formazione certificata secondo gli standard dell’IIS. Il laboratorio rappresenta un’opportunità concreta per l’inserimento di detenuti ed ex detenuti, grazie anche al supporto della Fondazione Esodo e della Caritas diocesana veronese, il cui direttore don Matteo Malosto ha ribadito l’importanza di restituire centralità alla persona anche nei processi industriali. A chiusura dell’evento, l’assessora comunale ai Servizi Sociali, Luisa Ceni, ha richiamato il ruolo dell’amministrazione pubblica nel sostenere modelli produttivi a impatto sociale positivo: “Nessuno ci perde, tutti ci guadagnano”.

Al termine della conferenza stampa i partecipanti hanno visitato il nuovo laboratorio di via Gardesane e testato il simulatore di saldatura che permette di fare pratica senza spreco di. energia e materiali. L’officina è stata allestita con macchinari all’avanguardia grazie al contributo di 25.000€ da Fondazione Cattolica e ospiterà a pieno regime cinque saldatori appositamente formati. Il progetto avrà altre due fasi di sviluppo: la costruzione di uno spazio di saldatura esterno in grado di impiegare fino a 15 persone e l’apertura di un reparto all’interno della Casa Circondariale di Montorio, per professionalizzare i detenuti in un mestiere spendibile a fine pena nel mercato del lavoro.

La Cooperativa San Giovanni Calabria, fondata nel 1975 da don Antonio Mazzi, è oggi una realtà produttiva articolata in sei aree operative, con 182 addetti – di cui 54 in situazione di svantaggio – e un fatturato annuo prossimo ai 6 milioni di euro. In occasione del suo 50° anniversario, rilancia la propria missione sociale con un’officina in cui la saldatura si conferma non solo tecnica di giunzione, ma strumento di coesione e di rinascita civile.

Latest article