martedì, 13 Maggio 2025
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Si chiude con successo Lamiera 2025

Si è conclusa con successo, lo scorso 9 maggio, la ventitreesima edizione di Lamiera, la fiera internazionale dedicata alle macchine utensili per il taglio, la lavorazione e deformazione della lamiera, che ha animato i padiglioni di Fieramilano Rho. Promossa da Ucimu-Sistemi per produrre e organizzata da CEU-Centro Esposizioni Ucimu, l’evento ha riunito oltre 400 espositori provenienti da 23 Paesi, su una superficie espositiva di 40.000 metri quadrati. Numeri importanti, che testimoniano non solo la centralità della manifestazione nel panorama fieristico internazionale, ma anche il ruolo di primo piano che il comparto italiano della deformazione della lamiera continua a ricoprire a livello globale.

Un settore in ripresa: la resilienza dell’industria italiana

Durante i giorni di fiera, i riflettori sono stati puntati sulle ultime innovazioni tecnologiche, con oltre 500 macchinari esposti in funzione tra impianti per il taglio e la deformazione della lamiera, lavorazione di barre, profilati e tubi, presse, robotica e soluzioni per la saldatura. L’ampia offerta ha incluso anche tecnologie per il Revamping & Retrofitting, segno di un’attenzione crescente verso la modernizzazione sostenibile delle linee produttive.

A conferma del dinamismo del settore, l’Italia si è confermata, anche nel 2024, seconda al mondo per produzione ed export di macchine per deformazione, alle spalle della Cina e davanti alla Germania, con un valore di produzione pari a 2,9 miliardi di euro e un export di 1,8 miliardi di euro. “Con questi numeri e con questi contenuti, LAMIERA si conferma tra le più importanti manifestazioni al mondo dedicate al comparto”, ha dichiarato Riccardo Rosa, presidente di Ucimu, durante l’inaugurazione della fiera.

Sostenibilità e formazione: le nuove sfide del comparto

Lamiera 2025 ha puntato anche sulla sostenibilità, un tema centrale per l’industria della deformazione. L’intera manifestazione è stata organizzata secondo i principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, ottenendo la certificazione ICIM ISO 20121:2024. In questo contesto, ha suscitato grande interesse la presentazione dello studio realizzato da CEU in collaborazione con PwC, intitolato “Il settore delle macchine a deformazione: trend, sfide e opportunità”. Dall’analisi è emerso come, nonostante le difficoltà geopolitiche del 2024, il 2025 stia mostrando segnali di ripresa, sostenuti da un incremento dell’8,5% nella raccolta ordini di macchine utensili nel primo trimestre dell’anno.

Grande attenzione è stata dedicata anche al dialogo tra industria e formazione, con Ucimu Academy che ha accolto oltre 900 studenti nei suoi spazi, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle professioni tecniche del comparto. Un impegno concreto per garantire un futuro alle competenze specialistiche richieste dal settore e per formare una nuova generazione di tecnici specializzati.

Presente anche Mediapoint & Exhibitions

Durante i giorni di fiera, lo staff di Mediapoint & Exhibitions è stato presente presso i padiglioni di Fieramilano Rho per sondare le ultime novità tecnologiche presentate dagli espositori, in particolare per il comparto delle macchine per la deformazione della lamiera, dei sistemi di taglio e dei processi di saldatura avanzata. Un’occasione per rafforzare il dialogo con i principali player del settore e per osservare da vicino le innovazioni che saranno protagoniste nei prossimi mesi anche in ambito fieristico internazionale.

Parallelamente, Mediapoint & Exhibitions ha partecipato anche a Made in Steel, manifestazione concomitante dedicata alla filiera dell’acciaio, per tracciare un quadro completo sull’evoluzione delle tecnologie impiegate nel comparto siderurgico.

Flash Battery automatizza la linea di assemblaggio moduli con la saldatura laser

Impresa italiana fondata nel 2012, specializzata nell’ingegnerizzazione e produzione di
batterie al litio ad alte performance per l’industria, Flash Battery annuncia l’avvio della nuova linea automatizzata di assemblaggio moduli con saldatura laser, confermando il proprio ruolo di riferimento nel mercato nazionale e internazionale.
Frutto di un investimento di oltre sei milioni di euro, la nuova linea rappresenta il cuore del recente ampliamento dell’headquarter produttivo, che ha visto l’aggiunta di 2.200 mq destinati a un’area automatizzata dedicata all’assemblaggio dei moduli delle batterie.

Si tratta di un reparto tecnologicamente avanzato, progettato per ospitare l’intero processo di saldatura e integrazione meccanica in un ambiente controllato. La capacità annua raggiunge i 90.000 moduli, rendendo questa linea non solo la più avanzata ma anche la più produttiva in Italia per l’assemblaggio di moduli con celle prismatiche.

Centralizzazione delle competenze produttive

Flash Battery ha scelto di sviluppare e mantenere all’interno del proprio quartier generale tutte le competenze chiave del processo: dal sistema di gestione proprietario – Battery Management System – alla progettazione meccanica ed elettrica, fino alla validazione dei processi e alla manutenzione predittiva. Con l’integrazione della nuova linea di assemblaggio moduli, l’azienda completa il processo di consolidamento produttivo interno, portando sotto il proprio diretto controllo anche le attività di saldatura e assemblaggio, fino ad ora affidate a fornitori esterni. Ad eccezione delle celle, acquistate dai principali produttori globali, ogni fase è oggi gestita e supervisionata direttamente da Flash Battery.

Questa gestione integrata consente di offrire soluzioni pienamente aderenti alle esigenze applicative di ciascun cliente, con standard costanti di qualità e performance, anche in settori complessi e dinamici. “Portare internamente l’assemblaggio dei moduli delle batterie significa andare direttamente alla fonte della catena di fornitura – dichiara Marco Righi, CEO e Founder di Flash Battery – Per le celle, ci approvvigioniamo dalle principali realtà globali, selezionando molteplici fornitori per ciascuna tipologia, così da aumentare l’affidabilità della supply chain e il nostro potere contrattuale. Le recenti dinamiche geopolitiche ed economiche ci hanno confermato quanto sia cruciale controllare direttamente la produzione, riducendo tempi di attesa e criticità nell’approvvigionamento”.

Automazione e tecnologia proprietaria per una maggiore affidabilità

La nuova linea di assemblaggio è progettata per passare rapidamente da una configurazione all’altra, gestendo tredici varianti di moduli con tempi di cambio inferiori ai dieci minuti. Un risultato che consente all’azienda emiliana di rispondere con prontezza e  precisione anche alle richieste più specifiche, supportando i clienti nella realizzazione di sistemi elettrici ottimizzati, senza compromessi su tempi e qualità. La capacità di adattamento produttivo diventa così un vantaggio competitivo concreto.

Anche la saldatura laser rappresenta una scelta tecnologica strategica: garantisce giunzioni  meccaniche ed elettriche più sicure, una maggiore resistenza alle vibrazioni e una minore dispersione energetica. È un passaggio fondamentale per ottenere prestazioni stabili e affidabili, soprattutto in applicazioni industriali soggette a sollecitazioni elevate.

Un processo produttivo automatizzato in quattro fasi

La linea opera secondo un processo articolato in quattro fasi fondamentali: carico e controllo automatizzato delle celle tramite ispezione ottica e sensori di precisione; formazione del modulo con stacking robotizzato e posizionamento dei componenti in una struttura di contenimento che verrà successivamente saldata, saldatura laser di frame e bus bar, che collegano le celle tra loro per una connessione elettrica efficiente e duratura e, infine, test finali di conformità, inclusi controlli di sicurezza, isolamento e resistenza meccanica.

Solo i moduli che superano i rigidi test vengono etichettati e asserviti nelle linee di assemblaggio dei pacchi batteria firmati Flash Battery. “Con questa nuova linea, compiamo un passo decisivo verso un modello produttivo più autonomo, efficace e affidabile – conclude Marco Righi – Integrare le competenze produttive ci permette di rispondere con prontezza alle esigenze dei nostri clienti e sviluppare una proposta ad hoc ai massimi livelli di qualità e performance. Un vantaggio competitivo decisivo soprattutto in un mercato in costante evoluzione. Forti di questa autonomia produttiva, e con l’atteso avvio delle gigafactory europee dedicate alle celle LFP, saremo presto in grado di offrire ai nostri clienti una fornitura interamente europea”.

Al via Made in Steel 2025: acciaio, transizione e manifattura specializzata al centro della filiera

Si apre oggi, a fieramilano Rho, l’undicesima edizione di Made in Steel, Conference & Exhibition organizzata da siderweb – La community dell’acciaio, appuntamento centrale per la filiera siderurgica nazionale ed europea. La manifestazione, in programma fino all’8 maggio nei padiglioni 22 e 24 del polo espositivo milanese, si svolge quest’anno in un contesto tecnico e geopolitico complesso, ma con numeri in crescita che ne confermano la centralità: 385 aziende presenti (+21,4% rispetto al 2023), 25 Paesi rappresentati e un tasso di internazionalizzazione salito al 34,5%.

L’edizione 2025 – intitolata “The Beauty of Steel” – affronta con chiarezza la tensione tra resilienza produttiva e trasformazione tecnologica, offrendo un terreno di confronto concreto tra i diversi segmenti che compongono la filiera: dalla produzione primaria alla distribuzione, dalla trasformazione all’utilizzo finale nei settori della costruzione meccanica, della prefabbricazione, della saldatura strutturale e dell’industria di processo.

Un confronto tecnico sul presente incerto dell’acciaio

“Non sappiamo come sarà il futuro, ma possiamo costruirlo insieme anche attraverso momenti come Made in Steel”: con queste parole, il CEO Paolo Morandi manda il suo messaggio inaugurale per la tre giorni, sottolineando il ruolo della manifestazione come piattaforma di connessione tra industria, analisi e visione strategica. L’instabilità globale – costi energetici, materie prime critiche, ridefinizione dei flussi commerciali – impone oggi a tutta la filiera una revisione dei propri asset produttivi e dei modelli di trasformazione.

Per i comparti specializzati nella lavorazione dell’acciaio mediante saldatura, taglio e deformazione, il contesto delineato a Made in Steel è particolarmente rilevante: cresce la pressione sulla riduzione delle emissioni, si ampliano le richieste in termini di tracciabilità dei materiali, e aumentano le aspettative in merito alla qualità metallurgica e saldabilità dei semilavorati impiegati nelle costruzioni industriali e nei grandi impianti.

Contenuti tecnici: decarbonizzazione, industria 2050 e acciaio saldabile

Il programma convegnistico si articola in oltre 50 interventi da parte di esperti e operatori europei, con focus tematici su:

  • Congiuntura e prospettive per acciai al carbonio e inox

  • Innovazione nei processi di produzione e trasformazione

  • Sostenibilità ambientale e requisiti di saldabilità nei materiali

  • Digitalizzazione della filiera e progetto “Industria & Acciaio 2050”

  • Occupazione femminile nei settori manifatturieri avanzati

I talk si svolgono sia nella Conference Room di siderweb, sia nella Steel Talking Arena, nuova piattaforma aperta al centro dei padiglioni, dove anche le aziende espositrici possono presentare casi applicativi, soluzioni impiantistiche e progetti di sviluppo.

Una filiera sempre più circolare

In parallelo alla crescita espositiva (+18% di superficie rispetto al 2023), l’evento si distingue anche per l’approccio orientato alla sostenibilità operativa, certificato da RINA secondo lo standard ISO 20121 per la progettazione e gestione sostenibile degli eventi. L’attenzione ai materiali riciclati, alla mobilità a basso impatto e all’efficienza logistica testimonia una volontà concreta di integrare criteri ESG nella quotidianità industriale della siderurgia.

Un riconoscimento specifico in tal senso sarà assegnato con la Honorable Mention for Sustainability, rivolta all’espositore che meglio avrà interpretato il tema della sostenibilità nella progettazione dello stand e nella narrazione tecnica dell’azienda.

Aggiungiamo per completezza che la parziale concomitanza con la fiera Lamiera – dedicata alle tecnologie per la deformazione della lamiera – consente indubbiamente un’interessante sinergia in termini di pubblico e contenuti, offrendo una lettura integrata dell’intero ciclo di lavorazione dell’acciaio.

Il 6 maggio si inaugura Lamiera 2025

Ruggiero Scardigno Photographer

Sarà martedì 6 maggio alle 10:30 l’apertura ufficiale di Lamiera 2025, la manifestazione dedicata alle macchine e alle tecnologie per il taglio e la lavorazione della lamiera, organizzata da Ucimu-Sistemi per produrre. La cerimonia inaugurale si terrà presso l’Arena Lamialamiera (Pad. 13 A00) di Fieramilano Rho, alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali e industriali.

Ad aprire i lavori saranno Carlo Bonomi, presidente di Fiera Milano, Raffaele Cattaneo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, Matteo Zoppas, presidente di ICE-Agenzia e Riccardo Rosa, presidente dell’associazione organizzatrice. Durante l’evento sarà presentato lo studio “Il settore delle macchine a deformazione: trend, sfide e opportunità”, realizzato da CEU in collaborazione con PwC, con la partecipazione di Sandro Bicocchi e Ivan Lavatelli. A seguire, una tavola rotonda offrirà un confronto diretto tra i principali settori utilizzatori.

Lamiera 2025, con il numero di oltre 400 espositori confermati, si preannuncia come un’importante vetrina per l’innovazione tecnologica al servizio della lamiera, richiamando professionisti e operatori da tutta la filiera produttiva.

Federmacchine, giovani al centro per il futuro del bene strumentale

Federmacchine ha aperto le porte della sua sede di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, a studenti e ITS per avvicinare le nuove generazioni all’industria ad alta tecnologia del Made in Italy. In occasione della seconda edizione della Giornata Nazionale del Made in Italy, celebratasi il 15 aprile, la federazione che fa parte di Confindustria ha organizzatovl’incontro “Giovani protagonisti con il Machinery Made in Italy”. Un evento che ha visto la partecipazione di oltre cento studenti provenienti da scuole secondarie superiori e istituti tecnici superiori della Lombardia, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni all’industria italiana del bene strumentale, comparto trainante per tecnologia, export e innovazione.

Gli istituti coinvolti sono stati l’ISIS Andrea Ponti di Gallarate, in provincia di Varese, l’ITS Lombardia Meccatronica di Sesto San Giovanni e l’ITS Academy Leading Generation di Milano. L’iniziativa rientra nel programma ufficiale della Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per promuovere le eccellenze industriali italiane e stimolare l’interesse dei giovani verso i percorsi formativi e professionali nelle filiere tecnologiche.

Ad aprire i lavori è stato Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine, che nel suo intervento ha invitato i ragazzi a non smettere mai di sognare: “Coltivare la creatività e la passione è il primo passo per alimentare l’innovazione. Le nostre imprese sono pronte ad accogliervi: siete voi il futuro di questo settore”.

A seguire, l’incontro è stato moderato dalla giovane content creator Greta Galli, specializzata in robotica e tecnologia, che ha portato sul palco un formato dinamico e coinvolgente. Galli ha condotto un’intervista doppia con Lorenzo Merlano e Nicola Dragonetti della Ormac SpA di Vigevano, azienda attiva nella produzione di macchine per calzature. Entrambi under 40, imprenditore e collaboratore hanno condiviso esperienze, visioni e aspettative rispetto al lavoro in azienda, rispondendo alle domande degli studenti e offrendo spunti concreti su come affrontare il futuro professionale.

Nella seconda parte della mattinata, spazio alla riflessione con l’intervento di Massimo Temporelli, divulgatore scientifico noto al pubblico per la sua capacità di unire scienza, tecnologia e cultura. Con la sua performance “Noi siamo tecnologia”, Temporelli ha offerto una lettura affascinante del valore delle professioni tecniche, ribadendo il ruolo centrale delle competenze STEM nello sviluppo economico e sociale.

Il contesto non poteva essere più rappresentativo: Federmacchine è infatti la federazione che riunisce 12 associazioni di categoria dell’industria del bene strumentale, un settore che include le tecnologie per la lavorazione dei metalli, tra cui la saldatura, il taglio e la deformazione della lamiera. Tra le associazioni aderenti spiccano UCIMU – Sistemi per produrre, che rappresenta le tecnologie per l’asportazione e deformazione del metallo, e FEDERTEC, dedicata alle tecnologie per la trasmissione di potenza e fluidodinamica. Insieme ad altre associazioni specializzate – ACIMAC (ceramica), ACIMALL (legno), ACIMIT (tessile), AMAPLAST (plastica e gomma), AMAFOND (fonderia), GIMAV (vetro), UCIMA (packaging), ASSOMAC (pelletteria e calzature), ACIMGA (grafica e cartotecnica), CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE (pietre naturali) – il sistema rappresentato da FEDERMACCHINE copre un panorama produttivo vasto e strategico.

Con 5.050 imprese associate, 210.000 addetti e un fatturato complessivo di oltre 52 miliardi di euro nel 2024, il settore del bene strumentale italiano si conferma un’eccellenza assoluta. Non a caso, il 70% della produzione viene esportata, facendo del comparto uno dei protagonisti del Made in Italy industriale sui mercati globali.

L’iniziativa di Federmacchine si inserisce così in una strategia più ampia di rafforzamento del legame tra scuola, formazione tecnica e industria, nella consapevolezza che la competitività futura del sistema manifatturiero italiano passa anche – e soprattutto – dalla capacità di attrarre giovani talenti. La giornata ha rappresentato non solo un’occasione di orientamento, ma anche un momento ispirazionale per studenti che guardano al mondo delle tecnologie con curiosità e ambizione.

L’annuncio di ABB: intenzione di scorporare la divisione Robotics nel 2026

ABB ha annunciato oggi, giovedì 17 aprile, che avvierà una procedura per proporre all’Assemblea Generale Annuale del 2026 la decisione di uno scorporo completo della sua divisione Robotics. L’intento è quello di far iniziare ad operare l’azienda come società quotata separatamente nel secondo trimestre del 2026.

“Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la quotazione di ABB Robotics come società separata ottimizzerà la capacità di entrambe le aziende di creare valore per i clienti, crescere e attrarre talenti – ha commentato Peter Voser, presidente di ABB – Entrambe le aziende trarranno vantaggio da una governance e da un’allocazione del capitale più mirate. ABB continuerà a concentrarsi sulla sua strategia a lungo termine, consolidando le sue posizioni di leadership nell’elettrificazione e nell’automazione”.

ABB Robotics è leader tecnologico e fornisce soluzioni di automazione intelligente per aiutare la sua base clienti globale a raggiungere maggiore produttività, flessibilità e semplicità per risolvere le sfide operative, tra cui la carenza di manodopera e la necessità di operare in modo più sostenibile. Il valore per il cliente viene creato attraverso l’offerta differenziata delle più ampie piattaforme robotiche, inclusi robot mobili autonomi, software e intelligenza artificiale, combinati con una comprovata competenza di settore in un’ampia gamma di segmenti industriali tradizionali e nuovi. Oltre l’80% dell’offerta è basato su software/intelligenza artificiale.

“ABB Robotics è leader nel suo settore e vi sono limitate sinergie commerciali e tecnologiche tra il business di ABB Robotics e le altre divisioni ABB, con caratteristiche di domanda e mercato diverse – ha dichiarato riguardo l’annuncio il CEO Morten Wierod – Riteniamo che questo cambiamento sosterrà la creazione di valore sia nel Gruppo ABB che nel business della robotica, quotato separatamente”.

La divisione ABB Robotics registra ottime performance tra i suoi competitor. In linea con il modello operativo decentralizzato ABB Way, ABB Robotics ha dimostrato la sua resilienza in termini di margini a due cifre nella maggior parte dei trimestri dal 2019. Il mercato si è apparentemente stabilizzato, supportando la crescita degli ordini della divisione, dopo quella che è stata una situazione di mercato insolitamente volatile, che ha incluso la normalizzazione degli andamenti degli ordini dopo il periodo di pre-acquisti, quando la catena di approvvigionamento era sotto pressione. L’azienda sarà quotata in borsa con una solida struttura patrimoniale, è ben capitalizzata, presenta un solido profilo di flusso di cassa e opera attraverso la sua struttura local-for-local con hub produttivi regionali in Europa (Svezia), Asia (Cina) e nelle Americhe (Stati Uniti).

La divisione ABB Robotics conta circa 7.000 dipendenti. Con un fatturato di 2,3 miliardi di dollari nel 2024, ha rappresentato circa il 7% del fatturato del Gruppo ABB e ha registrato un margine EBITA operativo del 12,1%.

Se gli azionisti decideranno a favore della proposta, lo spin-off sarà effettuato tramite una distribuzione di azioni, in base alla quale gli azionisti di ABB Ltd. riceveranno azioni della società da quotare (nome provvisorio “ABB Robotics”) come dividendo in-kind, in proporzione alla loro partecipazione azionaria esistente.

A partire dal primo trimestre del 2026, la divisione Machine Automation, che insieme ad ABB Robotics attualmente costituisce l’area di business Robotics & Discrete Automation, entrerà a far parte della Business Area Process Automation, dove la capacità di creare valore per i clienti delle divisioni beneficerà delle sinergie per le tecnologie software e di controllo, ad esempio verso i settori ibridi. La divisione Machine Automation detiene una posizione di leadership nel segmento per soluzioni basate su PLC, IPC, servomotori, sistemi di trasporto industriali, visione e software. La strategia e le priorità aziendali rimangono di responsabilità del management della divisione, in linea con il modello operativo ABB Way.

SDL amplia il portafoglio: polveri metalliche per rivestimenti, stampa 3D e additive manufacturing

Con una mossa strategica orientata all’innovazione tecnologica e all’ampliamento delle proprie linee di business, Schweißdraht Luisenthal (SDL) – azienda del gruppo Saarstahl – annuncia l’ingresso in un nuovo segmento di mercato, presentando una polvere metallica per il rivestimento laser di dischi freno, la stampa 3D e l’additive manufacturing. Questa nuova famiglia di prodotti si affianca alle linee esistenti dedicate al rivestimento interno del foro cilindro e ai materiali d’apporto per applicazioni speciali, rafforzando ulteriormente la presenza di SDL in settori ad alta intensità tecnologica.

La nuova polvere metallica è stata progettata per soddisfare le future esigenze dell’industria automobilistica, con particolare attenzione ai requisiti della normativa Euro 7, che estenderà i limiti emissivi anche al particolato derivato dall’abrasione dei freni e dall’usura degli pneumatici. In tale contesto, la protezione superficiale dei dischi freno diventa un aspetto cruciale per il contenimento delle emissioni non derivanti dalla combustione. “Con il nostro nuovo prodotto in polvere, stiamo sviluppando un intero segmento di business, puntando con decisione al comparto automotive come target principale,” ha dichiarato Marc Philipps, Amministratore Delegato di SDL.

Il valore aggiunto della proposta SDL risiede non solo nella qualità del materiale prodotto, ma anche nella tecnologia di produzione adottata. A differenza dei processi convenzionali di atomizzazione verticale, che generano polveri con granulometria variabile e richiedono un’ulteriore fase di classificazione post-processo, SDL adotta un approccio diagonal atomization, ovvero atomizzazione diagonale. Tale tecnica consente di fondere e atomizzare il filo metallico con un controllo superiore sulla distribuzione delle dimensioni delle particelle: durante la produzione è infatti possibile estrarre direttamente le particelle fini (inferiori a 35 µm) e rimuovere quelle sovradimensionate (oltre i 70 µm). Il risultato è una polvere premium, omogenea e pronta all’uso, che può essere confezionata e impiegata senza ulteriori trattamenti.

Un altro aspetto distintivo della soluzione SDL è l’offerta integrata del sistema di produzione, pensato per clienti che desiderano produrre la polvere in proprio, riducendo i rischi legati al deterioramento del materiale durante lo stoccaggio o il trasporto – fattore particolarmente rilevante per polveri metalliche igroscopiche, soggette ad assorbimento di umidità e segregazione. Il sistema, che SDL fornisce completo di filo metallico e tecnologia brevettata, è modulare e compatto, alloggiabile in un container da 40 piedi, ed è facilmente riconfigurabile per la produzione di polveri di metalli differenti, anche in piccoli lotti.

GNS 13: scienza, industria e formazione al centro della community italiana della giunzione

Il 26 e 27 giugno 2025, il Centro Congressi del Porto Antico di Genova sarà teatro della tredicesima edizione delle Giornate Nazionali della Saldatura (GNS), appuntamento di riferimento per la comunità tecnico-scientifica italiana che opera nel vasto mondo della saldatura e dei processi affini. Organizzata dall’Istituto Italiano della Saldatura (IIS), GNS 13 si conferma come un crocevia privilegiato per coordinatori di saldatura, ispettori, progettisti e tecnici, in cerca di aggiornamento professionale, approfondimento tematico e opportunità di networking ad alto contenuto tecnico. L’evento si innesta, quest’anno, in un contesto ancor più ampio grazie alla coincidenza con l’IIW Genoa 2025 – 78th Annual Assembly and International Conference, portando per la prima volta una dimensione internazionale strutturata all’interno delle Giornate.

L’inaugurazione ufficiale si terrà giovedì 26 giugno alle ore 09.30 nella Sala Maestrale del Centro Congressi e vedrà gli interventi istituzionali del Presidente IIS Sergio Scanavino, del Segretario Generale Luca Timossi e di Giovannibattista Garbarino, Direttore del programma tecnico. A testimoniare il respiro globale della manifestazione, sarà presente anche Thomas Böllinghaus, Presidente dell’International Institute of Welding (IIW). La GNS Conference si aprirà con le relazioni di tre figure di primo piano dell’industria e della ricerca: Roberto Angelini, Engineering Director di Thales Alenia Space; Matteo Pedemonte, Responsabile del Laboratorio Ricerche Tecnologiche dell’IIS; e Luca Tosto, Managing Director di Walter Tosto SpA. I loro interventi offriranno uno sguardo qualificato sui percorsi evolutivi della saldatura in ambiti critici come l’aerospazio, l’energia e la progettazione avanzata.

Tradizionale e atteso momento dell’inaugurazione sarà la cerimonia di conferimento dei riconoscimenti tecnici e formativi, veri indicatori di eccellenza e dedizione all’interno del comparto. Saranno consegnati il Premio “Giulio Costa”, conferito da IIS CERT Srl ad aziende certificate secondo UNI EN ISO 3834 che si sono distinte nel controllo del processo di saldatura; il Premio “Franco Lezzi”, riservato agli allievi che hanno raggiunto i migliori risultati nei percorsi di qualificazione professionale secondo le linee guida IIW; il Premio “GNS”, assegnato da IIS SERVICE Srl a un fabbricante che si sia distinto a livello nazionale o internazionale per la qualità delle strutture saldate; il riconoscimento “EWE Long Life Achievement”, destinato a esperti che, pur non avendo seguito iter formativi tradizionali, si sono distinti per competenza e contributo nel corso della propria carriera; il Premio “Angela Cevenini” della Società NDT Italiana, per gli allievi che hanno ottenuto i migliori risultati nei corsi di Controlli Non Distruttivi. Saranno inoltre premiati i vincitori dell’ottava edizione delle Olimpiadi Italiane della Saldatura, competizione che valorizza il saper fare operativo delle nuove generazioni di saldatori.

Un immagine della scorsa edizione delle GNS

Ampio spazio sarà dedicato ai workshop tematici, fulcro scientifico delle due giornate, articolati su otto filoni di approfondimento: metallurgia dei giunti saldati, controllo qualità e ispezione, digitalizzazione e intelligenza artificiale, tecnologie di saldatura e processi affini, progettazione e comportamento in esercizio, fabbricazione di strutture saldate, incollaggio industriale e adesivi strutturali. In seno all’IIW Genoa 2025, verrà inoltre proposto un workshop in lingua inglese dal titolo Hydrogen Applications and Energy Transition, che inserisce il tema della transizione energetica nel più ampio dibattito tecnico-scientifico internazionale.

L’evento sarà inoltre arricchito da un’esposizione tecnica permanente, curata dagli sponsor dell’iniziativa: aziende e fornitori di primo piano che presenteranno prodotti, soluzioni e tecnologie d’avanguardia attraverso stand e micro-presentazioni ad alto contenuto applicativo. Uno spazio pensato per facilitare lo scambio diretto tra produttori, progettisti e utilizzatori finali, con l’obiettivo di dare continuità alla filiera della conoscenza e della pratica professionale.

Come da tradizione, le GNS rappresentano anche un momento di comunità per il mondo della saldatura, che trova in Genova non solo un punto di incontro scientifico, ma anche un’occasione per rinsaldare le relazioni professionali in un contesto informale e conviviale. Il buffet inaugurale di giovedì 26 e il lunch di venerdì 27 giugno saranno curati da uno dei brand più rappresentativi della gastronomia ligure. Inoltre, è stato richiesto l’accreditamento dell’evento presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri per l’ottenimento dei Crediti Formativi Professionali (CFP), ulteriore riconoscimento della valenza tecnico-formativa dell’iniziativa.

Le nuove soluzioni per la saldatura selettiva di Apollo Seiko, presentate all’IPC APEX EXPO

In occasione della fiera IPC APEX EXPO 2025 – l’appuntamento più atteso in Nordamerica per il settore industriale elettronico svoltosi dal 18 al 20 marzo, all’Anaheim Convention Center in California – Apollo Seiko ha presentato i sistemi di saldatura progettati specificamente per queste applicazioni. Le vediamo da vicino, attraverso una panoramica dei prodotti in esposizione.

Particolare rilievo ha avuto la linea EF dedicata alla saldatura selettiva. Il modello EF 3040A, con autoapprendimento e una capacità di 6,5 kg di lega di saldatura, al centro dell’offerta espositiva, riduce gli scarti e migliora l’affidabilità del processo. La versione EF 3040A Inline, con nastro trasportatore perimetrale, assicura invece un flusso di lavoro più rapido e adattabile.

Per quanto riguarda la saldatura laser, il J-CAT STAR GATE è un sistema che regola dinamicamente la potenza in base al feedback della temperatura in tempo reale. Questa soluzione riduce il rischio di surriscaldamento e garantisce un risultato uniforme senza interventi manuali, ideale per applicazioni di alta precisione.

J-CAT WAVE utilizza invece la concentrazione magnetica per un riscaldamento localizzato, migliorando la resa anche su componenti con elevata dispersione termica. Il sistema di riscaldamento a induzione aumenta la sicurezza e riduce i costi operativi, offrendo un’alternativa efficace per i produttori di elettronica.

Anche l’automazione riveste una particolare importanza per il produttore, come dimostra il modello SR-LYRA II, che integra un robot SCARA FANUC con un sistema di saldatura selettiva, permettendo un’automazione completa del processo. Grazie a un’interfaccia web intuitiva, la configurazione e l’integrazione nella linea produttiva risultano semplificate.

A Torino si è conclusa con successo l’ECTA Conference 2025

Oltre 100 gli operatori hanno preso parte, dal 20 al 22 marzo, alla ECTA Conference 2025, la convention annuale dell’European Cutting Tools Association, associazione che rappresenta i costruttori europei di utensili di lavorazione per uso industriale. L’evento, organizzato in collaborazione con Ucimu-Sistemi per produrre, è tornato in Italia, nella città di Torino, a distanza di 7 anni dall’ultima edizione.

L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità unica di incontro e confronto sugli sviluppi tecnici ed economici del settore ed ha riunito i principali attori del processo di lavorazione dei metalli, tra cui produttori di utensili da taglio, inserti, materiali per utensili, macchine affilatrici per utensili, componenti per macchine utensili e i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca.

Rappresentanti provenienti da Austria, Australia, Belgio, Corea del Sud, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Spagna, Stati Uniti e Svizzera sono accorsi all’evento.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Federico Costa, presidente ECTA – dell’incredibile partecipazione a ECTA Conference 2025. L’alto richiamo di operatori conferma la rilevanza di questo appuntamento e la necessità degli operatori di riunirsi per confrontarsi sulle tematiche protagoniste, oggi e nel prossimo futuro, del nostro comparto. La città di Torino con la sua storia, la sua cultura e la sua forte tradizione nel settore della meccanica e dell’automazione, si è dimostrata location ideale per accogliere tutte le attività, sia quelle business che quelle collaterali di carattere più informale”.

Al centro della tre giorni è stata la conferenza di venerdì 21, ospitata nella storica cornice di Palazzo Costa Carrù della Trinità.  Ad aprire i lavori, il discorso di benvenuto di Federico Costa, seguito poi dagli interventi di Stefan Zecha, CEO di Zecha Hartmetall Werkzeugfabrikation e Chairman di VDMA Precision Tools, Manfred Grimm, Market Data e Statistics Specialist di VDMA Precision Tools, Mike Stokey, vicepresidente senior di USCTI e vicepresidente esecutivo di Allied Machine & Engineering, Melissa Albeck, Member of the Executive Board di Ceratizit, Emilio Franco, CFA – Chief Executive Officier di Mediobanca SGR, Giuliano Noci, professore ordinario di Strategy and Marketing e vicerettore per la Cina del Politecnico di Milano, Guido Saracco, professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie presso il Politecnico di Torino e Jack Sintini, Head of Training Department and Regional Sales Manager di Randstad e campione di pallavolo.

Federico Costa

“I preziosi contenuti presentati durante la giornata di venerdì hanno proposto un quadro economico e geopolitico preciso, con dati aggiornati e prospettive future, per il settore – ha affermato Costa – Inoltre, tematiche come l’Intelligenza Artificiale e la digitalizzazione dei processi produttivi, insieme agli approfondimenti più motivazionali, hanno offerto nuovi spunti e riflessioni per l’attività degli operatori del comparto”.

“Confermo con orgoglio l’ottima riuscita di ECTA Conference 2025, iniziativa che ha incontrato la piena soddisfazione di tutti i partecipanti – ha dichiarato Riccardo Rosa, presidente Ucimu – Per la nostra associazione è stato un onore organizzare, insieme ai colleghi di ECTA, questo importante evento, che è stato in grado di attirare così tanti operatori da tutto il mondo, a dimostrazione del ruolo centrale dell’Italia nell’industria manifatturiera e nelle applicazioni metalmeccaniche. Il successo dell’industria italiana della macchina utensile è anche il risultato della grande e proficua collaborazione tra le nostre aziende e i loro partner: tra questi le aziende di utensili da taglio giocano un ruolo molto importante. Ecco perché questo appuntamento è fondamentale non solo per gli imprenditori e i manager del settore utensili, ma anche per i costruttori”.

“In un mondo sempre più digitale, i fattori protagonisti dell’evento, come l’importanza del rapporto personale, il valore dello scambio e il confronto continuo tra i diversi attori delle moderne filiere, sono sempre di più necessari per mantenere alta la competitività delle aziende di settore. Per questo, UCIMU – ha concluso Riccardo Rosa – sarà lieta di poter tornare a organizzare questa iniziativa in occasione della futura edizione che sarà riprogrammata nel nostro paese!”

Un successo che guarda ora alla prossima edizione, fissata dal 7 al 9 maggio 2026 in Austria, nella città di Graz.