ll Mite ha recentemente pubblicato il Pitesai, ovvero il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, per incrementare la produzione di gas italiano al fine di contrastare il caro energia.
Nel corso del 2021, il nostro paese ha prodotto circa 3,2 miliardi di metri cubi di gas usandone poco più di 72; il Piano prevede di aumentare la produzione nazionale del gas da 3,5 miliardi di metri cubi anno a 7 su 70 miliardi di mc.
Le aree interessate dal Pitesai rappresentano circa il 42% del territorio Italiano e comprenderanno ben 15 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Successivamente, potranno aggiungersi ulteriori 14 mila Km2 in Piemonte, Sicilia, Veneto e Marche.
Per quanto riguarda l’Offshore, invece, sarà coinvolto circa l’11,5% delle aeree marine in cui è permessa la ricerca di idrocarburi (“zone aperte”): Canale di Sicilia, le coste dell’Adriatico fra le Marche e l’Abruzzo, le coste di fronte alla Puglia, il golfo di Taranto e le coste di Venezia.
Esenti da tutto ciò saranno la Valle d’Aosta, il Trentino-Alto Adige, la Liguria, l’Umbria, una parte della Toscana e la Sardegna. Per il mare, invece, si parla del 5% dell’ intera superficie marina sottoposta a giurisdizione italiana.