Sette tesi di laurea magistrale premiate, tre aziende partner coinvolte, un messaggio chiaro: il legame tra università e industria resta un asset strategico per lo sviluppo del comparto manifatturiero italiano. Si è svolta lo scorso 11 novembre, presso la sede di UCIMU-Sistemi per produrre, la cerimonia ufficiale della 49ª edizione dei Premi UCIMU, iniziativa promossa da Fondazione UCIMU per valorizzare le migliori ricerche accademiche dedicate alla meccanica strumentale, alla robotica, all’automazione e alla sostenibilità dei processi industriali.
Presieduto da Riccardo Rosa, presidente della Fondazione e dell’associazione, l’evento ha visto la partecipazione del direttore generale Davide Della Bella. Ogni vincitore ha avuto modo di presentare la propria tesi e di confrontarsi pubblicamente sulle prospettive future della manifattura, in un clima di dialogo aperto tra ricerca e industria.

Ricerca, applicazione e impatto industriale
Le tesi premiate spaziano tra i principali ambiti di interesse per il settore: digitalizzazione e sostenibilità dei sistemi produttivi e dei processi, collaborazione uomo-macchina e modellazione computazionale avanzata. In ambito meccanico e robotico, Alessandro Bartesaghi (Politecnico di Milano) ha ricevuto il riconoscimento per un lavoro incentrato sulle politiche di apprendimento per la manipolazione robotica dinamica di oggetti deformabili ““DynDLO: learning policies for robotic dynamic manipulation of DLOs”, sotto la guida del relatore Paolo Rocco.
Sul fronte della sostenibilità, il premio è andato a Alessandro Moramarco, anch’egli del Politecnico di Milano, per lo sviluppo di un modello meccanico-termico innovativo volto a studiare l’effetto della lubrificazione minimale nelle operazioni di foratura a passo, con la supervisione di Paolo Albertelli -“Development of an innovative mechanistic-thermal model for studying the effect of MQL in peck drilling”.
Nel segmento della fabbrica digitale – applicazioni delle tecnologie dell’informazione, dell’intelligenza artificiale, dell’interfacciamento/collaborazione uomo-macchina e della sicurezza informatica per la digitalizzazione del settore della macchina utensile e del manifatturiero meccanico – sono stati assegnati due riconoscimenti ex aequo. Matteo Bruce Robin (Politecnico di Milano), con relatore il prof. Andrea Maria Zanchettin, ha approfondito l’uso di algoritmi genetici guidati da digital twin per l’ottimizzazione del layout e dell’allocazione dei compiti in celle collaborative uomo-robot. Christian Mhanna, sotto la guida del prof. Massimiliano Annoni, ha invece portato un lavoro sull’ottimizzazione dei modelli meccanicistici per la previsione delle forze di taglio nella fresatura a sfera sfruttando GPU e PyTorch.
I premi per l’impatto aziendale
Accanto ai contributi più teorici, tre tesi hanno ottenuto un riconoscimento per il loro elevato valore applicativo in ambito industriale, grazie alla collaborazione diretta con imprese associate a UCIMU. Davide Ferloni (Politecnico di Milano), ancora una volta con il prof. Paolo Rocco, ha sviluppato per Camozzi Automation una soluzione di automazione robotica per la movimentazione di scatole con identificazione sequenziale delle piegature. Enea Pellegrini, con relatore il prof. Marco Tarabini, ha collaborato con Saporiti all’analisi della rettilineità degli assi lunghi delle macchine utensili, una questione critica per la qualità in lavorazioni meccaniche di grande formato. Infine, Ilaria Ortolani (Sapienza Università di Roma), seguita dal prof. Riccardo Marzano, ha studiato per Umbragroup l’evoluzione strategica del CRM aziendale, con particolare attenzione ai KPI e all’introduzione di funnel di vendita strutturati.
“Ringrazio le Università, gli studenti e le imprese coinvolte per il loro prezioso contributo a questa iniziativa. Anche quest’anno – ha dichiarato Riccardo Rosa – è stato difficile definire la rosa dei vincitori a conferma dell’alta qualità dei lavori presentati dedicati all’industria della macchina utensile, dell’automazione robotica, della digitalizzazione, delle nuove tecnologie e alla tematica della sostenibilità – economica, sociale e ambientale. L’impegno e il risultato ottenuto dai 7 neolaureati conferma l’ottimo indirizzo che alcune università italiane, tra cui certamente, Politecnico di Milano, SAPIENZA-Università di Roma, Università di Pavia, Università Politecnica delle Marche, da cui provengono le numerose tesi ricevute per questa edizione, stanno dando al loro percorso di studi, facilitando così, in prospettiva, l’operato delle aziende del settore”.
Verso la 50ª edizione nel 2026
L’edizione 2025 segna il penultimo appuntamento prima di un importante traguardo: la 50ª edizione dei Premi UCIMU, prevista per il 2026 in occasione della 35.BI-MU, in programma dal 13 al 16 ottobre a fieramilano Rho. Il bando sarà rivolto agli studenti che conseguiranno la laurea tra luglio 2025 e giugno 2026 in discipline tecnico-scientifiche, economiche e comunicative. Saranno ammesse anche tesi svolte all’estero, purché in collaborazione con aziende associate a UCIMU.




















