mercoledì, 14 Maggio 2025
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Machinery-x, UCIMU presenta il data space per le macchine utensili

UCIMU-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari, ha annunciato la conclusione della prima fase del progetto pilota di Data Space per le macchine utensili, realizzato in collaborazione con l’International Data Spaces Association (IDSA). Questa iniziativa mira a creare un’infrastruttura di dati federata, sicura e sovrana, basata sui principi di trasparenza, fiducia e partecipazione. Tale progetto evolverà nella creazione di una rete di imprese dedicata alla gestione e alla crescita del Data Space.

Origini del Progetto

Il progetto nasce dalle esigenze delle aziende associate a UCIMU, che hanno espresso la volontà di condividere in modo sicuro e gestito i dati relativi al funzionamento delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli, per ottenere vantaggi in termini di nuovi servizi, efficienza, qualità e innovazione di business. Basato su un approccio bottom-up, il progetto parte dalle necessità reali delle aziende e si sviluppa in modo incrementale, coinvolgendo diverse tipologie di attori dell’ecosistema delle macchine utensili.

Obiettivi del Progetto

Il progetto pilota ha fissato tre principali obiettivi: manutenzione predittiva, servizi avanzati, interoperabilità europea.

Con la Manutenzione predittiva l’obiettivo è sfruttare i dati generati dalle macchine utensili per ridurre i costi di gestione e aumentare la loro disponibilità e la performance delle macchine stesse grazie alla collaborazione tra utilizzatori delle macchine, produttori delle stesse e dei componenti, sviluppatori di applicazioni attraverso l’analisi dei dati. Rispetto ai servizi avanzati, l’intento del progetto consiste nell’espandere le capacità del Data Space verso servizi più sofisticati, coinvolgendo fornitori di servizi manutentivi, data scientists, fornitori di servizi finanziari e sviluppatori di nuovi modelli di business. Infine, con riferimento all’interoperabilità Europea, si ragiona sulla possibilità di connettere il Data Space per le macchine utensili con altri Data Space europei operanti in settori complementari come logistica, energia e mobilità, creando una rete federata di dati interoperabile e sovrana, per favorire la competitività e l’innovazione del settore delle macchine utensili. Queste attività saranno svolte in collaborazione con il progetto Sm4rtenance che coinvolge i principali attori e Data Spaces esistenti a livello europeo.

Standard e Ecosistema

Machinery-X, il data space per le macchine utensili, si basa sullo standard IDS (International Data Spaces), che definisce regole comuni per la gestione e la condivisione dei dati, garantendo privacy, sicurezza e sovranità. L’ecosistema include costruttori di macchine utensili, fornitori di componenti e servizi, utilizzatori di macchine, sviluppatori di applicazioni portatrici di ulteriore valore aggiunto e di nuovi modelli di business, centri di ricerca e innovazione, enti finanziari e altri. Ogni attore dispone di un connettore Data Space, che permette la gestione dei propri dati e la connessione con gli altri attori del Data Space, seguendo le regole stabilite. Il connettore si allaccia alle altre componenti software del Data Space che saranno gestite dalla rete di impresa, come il gestore delle identità, il MetaDataBroker, la semantica e la clearing house per la gestione della “notarizzazione” dei contratti.

Presentazione a 34.BI-MU

I risultati e i benefici del progetto pilota, sviluppato dal Comitato Data Space di UCIMU (composto da varie aziende associate, attive nella produzione di macchine utensili, componentistica e software/soluzioni ICT), verranno illustrati nel corso dell’evento che si terrà il giorno 10 ottobre – a partire dalle ore 12.00 presso BI-MUpiù (pad. 11, stand F26) di 34.BI-MU (fieramilano Rho, 9 al 12 ottobre 2024, www.bimu.it).

L’incontro, sarà anche occasione per presentare la rete di imprese che amministrerà il Data Space, definirà le regole di accesso e la semantica, supportando gli associati nell’integrazione di un connettore nei propri sistemi. La rete di impresa sarà anche il punto di riferimento per la collaborazione con IDSA e con gli altri Data Space europei.

Ascentron aggiorna la linea di saldatura manuale con Ersa i-CON 1 MK2

Ascentron, un importante produttore per conto terzi con sede a White City, Oregon, ha aggiornato l’intera linea di 40 stazioni di saldatura manuale con l’Ersa i-CON 1 MK2 con il manipolo brevettato “Tip ‘N’ Turn”. Questo aggiornamento consentirà all’azienda specializzata nella produzione di assemblaggi di circuiti stampati (PCBA), di circuiti flessibili, di assemblaggi elettromeccanici e di prodotti completi in scatola, di aumentare l’efficienza sostituendo le punte in modo più rapido e sicuro, oltre a ridurre i costi dei materiali di consumo.

Ann (Andy) Abrigo, istruttore Master IPC presso Ascentron, ha condiviso la sua esperienza positiva: “Siamo molto soddisfatti delle stazioni di saldatura Ersa i-CON 1 MK2. Kurtz Ersa ci ha aiutato molto nella transizione e nella collaborazione con il team. Ci hanno spiegato le unità, ci hanno dato suggerimenti su diversi suggerimenti e tecniche di saldatura e ci hanno aiutato durante l’intera transizione”.

L’i-CON 1 MK2, con il suo manipolo brevettato “Tip ‘N’ Turn”, consente agli operatori di sostituire le punte in modo più rapido e sicuro. Inoltre, le nuove punte 0142 offrono un trasferimento di calore fino al 20% superiore, rendendo il processo più efficiente. Con un riscaldatore e una punta separati, gli operatori possono sostituire le punte indipendentemente dal riscaldatore, con un notevole risparmio sui costi dei materiali di consumo.

L’azienda Ascentron serve una vasta gamma di settori, tra cui aviazione, medicina, difesa, industriale e strumentazione.

Tutta la gamma igus di scena a BI-MU

In programma per il prossimo mese di ottobre (dal 9 al 12) presso Fieramilano Rho, l’edizione numero 34 di BI-MU is prepara ad ospitare i maggiori player dell’industria costruttrice di macchine utensili, robot, automazione, digital e additive manufacturing e delle tecnologie ausiliarie e abilitanti. Non poteva mancare ad un appuntamento così importante la igus, lo specialista delle motion plastics, che presenterà una vasta gamma di soluzioni innovative progettate specificatamente per il settore delle macchine utensili.

All’interno dello spazio espositivo nel padiglione 13 (stand C23), i visitatori avranno l’opportunità di scoprire le ultime novità del catalogo igus, tutte caratterizzate da massima affidabilità ed eccellenza qualitativa, supportate dalle garanzie più lunghe del mercato, recentemente estese a 4 anni. 

Soluzioni best seller in primo piano

Allo stand del gruppo multinazionale che ha sede a Colonia (Germania) i riflettori saranno puntati in particolare sui best seller più apprezzati dal mercato italiano, tra cui le catene chiuse R2.1. Realizzate in materiale igumid, resistono ai trucioli caldi e, con specifici accorgimenti, anche incandescenti, proteggendo efficacemente i cavi durante le operazioni di fresatura e tornitura. Disponibili con altezze interne di 26, 40, 48 e 75 mm, le catene R2.1 presentano coperchi apribili internamente o esternamente al raggio e assicurano un’ottima tenuta per carichi addizionali e autoportanze elevati grazie ai robusti doppi denti di fermo. 

Innovazione per le rotazioni nelle macchine utensili

In mostra a BI-MU anche la gamma completa di componenti messi a punto da igus per le rotazioni nelle macchine utensili, tra cui i cavi per applicazioni torsionali, il sistema di alimentazione in rotazione RBR, la twisterband HD e l’esclusiva catena portacavi multiasse triflex. Si tratta di soluzioni innovative, in grado di risolvere efficacemente le principali complessità legate alla guida di cavi e tubi idraulici o pneumatici nelle operazioni di tornitura e avvitamento. 

Ideali per un ampio spettro di applicazioni in rotazione anche le ralle in polimero PRT, disponibili in varie versioni – con dentatura interna o esterna, con o senza fermi angolari – che consentono rotazioni fluide a secco, ad esempio nelle tavole girevoli, anche con carichi elevati.

Sistemi lineari 

La gamma igus per il mondo delle macchine utensili include anche i sistemi lineari della serie drylin W. Completamente esenti da lubrificazione, questi assi lineari assicurano ottime proprietà di scorrimento e resistenza all’usura, anche a velocità elevate. Caratteristiche essenziali in questo settore ultra-tecnologico dove spesso gli impianti operano su 3 turni, 7 giorni su 7.

Smart plastics e LCA per la transizione 5.0

Tra le novità in mostra a BI-MU anche l’ampio range di soluzioni firmate igus per la transizione 5.0, la nuova direttrice verso cui si sta muovendo tutta l’industria. Durante la manifestazione, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire come queste tecnologie possono agevolare il settore delle macchine utensili. Le smart plastics, dotate di sensori intelligenti, permettono un monitoraggio continuo dei singoli componenti, e consentono di programmare efficacemente interventi di manutenzione predittiva. Inoltre, sistemi di low cost automation e strumenti digitali avanzati, come l’app igusGO, ora disponibile anche in italiano, consentono di ottimizzare i processi produttivi delle macchine utensili, agevolando l’attività di ingegneri e progettisti. 

Coiltech 2024: la capitale del Coil Winding a Pordenone

Si scaldano i motori per l’edizione 2024 di Coiltech Italia. La fiera si svolge a Pordenone il 18 e 19 settembre, ed è il luogo d’incontro privilegiato per la filiera internazionale di approvvigionamento, sviluppo e produzione nel settore dei trasformatori, motori elettrici, generatori, avvolgimenti e mobilità elettrica.

I visitatori di questa manifestazione sono principalmente produttori di motori elettrici, trasformatori, generatori e altre induttanze elettriche, mentre gli espositori sono i loro fornitori di tecnologie, macchinari, materiali e servizi correlati. Nel corso degli anni, la fiera è diventata sempre di più un appuntamento fisso internazionale del settore, che attira visitatori da ben oltre i confini nazionali dei paesi ospitanti. La prossima edizione in Germania si svolgerà ad Augsburg il 26/27 marzo, 2025, mentre per giugno 2025 è prevista anche l’edizione nel Nord America, a Novi, nel Michigan.

Ad eccezione degli anni della pandemia, sia il numero di visitatori che la quota internazionale dei partecipanti sono cresciuti costantemente. La composizione e la diversità dei partecipanti contribuiscono a rendere le conversazioni a Coiltech concrete, pratiche e orientate ai risultati.

Per questa edizione hanno già confermato la partecipazione in qualità di espositori oltre 420 aziende provenienti da tutto il mondo, che attenderanno le visite di clienti, fornitori e partner all’interno dei 344 stand prenotati in tutto.
Si tratta delle aziende più importanti e all’avanguardia nella filiera produttiva di motori elettrici, generatori, trasformatori, pompe elettriche e avvolgimenti in genere. Coiltech è la Capitale del Coil Winding, frequentata da un’audience sempre più internazionale.

Tutta l’energia di Hydrogen Expo torna a Piacenza

Hydrogen Expo, la più grande mostra-convegno italiana dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, è in dirittura d’arrivo negli spazi della fiera di Piacenza. Da mercoledì 11 fino a venerdì 13 settembre, L’Italia dell’H2O si rivelerà come uno dei mercati più interessanti per lo sviluppo dell’idrogeno come soluzione principe del prossimo futuro energetico, nella direttrice auspicabile di un ampio ricorso a fonti rinnovabili e a una rete di trasporto del gas ben strutturata.

Con una partecipazione che sta superando i 200 espositori e la conferma dei prestigiosi patrocini istituzionali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Aeronautica Militare e dell’ENEA (a cui si aggiungono quelli della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Piacenza), la centralità di Hydrogen Expo è confermata anche dal ricchissimo programma di convegni che riguardano praticamente ogni settore dell’industria globale. Come testimonia, ad esempio, Marco Ravasi, presidente di Assovetro. “Per un’industria energivora come la nostra, alla quale va addebitato circa l’1,5% dei consumi nazionali di gas ed energia elettrica, è essenziale, se si vogliono centrare gli obiettivi previsti dall’agenda Ue fino al 2050, cambiare lo stesso paradigma energetico – ricorda Ravasi – Nel percorso di decarbonizzazione in atto già da un biennio, stiamo lavorando a un’iniziativa sul fronte dell’idrogeno che ne valorizza il ruolo di vettore energetico nei forni di fusione. Si tratta di un percorso che prevede diverse tappe sia a breve che a medio e lungo termine, indirizzato alla costruzione di una struttura tecnologica adeguata per implementare la combustione a idrogeno. È assolutamente necessario rendere l’idrogeno economicamente sostenibile, soprattutto per industrie ‘energy intensive’ come le nostre, con cicli di attività continui e ininterrotti”.

L’esempio di Ravasi conferma come le imprese italiane siano già in grado di proporre soluzioni di alto profilo in ambito europeo per la nascita di una filiera dell’idrogeno competitiva nel contesto attuale di crisi energetica. Le competenze e l’esperienza maturata in altri settori, inoltre, può essere utilizzata per corroborare un percorso virtuoso nel comparto dell’idrogeno. Un caso esemplare arriva proprio dal network dell’Oil & Gas nel Piacentino. “Come Confindustria Piacenza, Hydrogen Expo ci riguarda molto da vicino e quest’anno ci pone obiettivi ancora più ambiziosi – conferma Nicola Parenti, presidente dell’associazione – Nel nostro stand condiviso ospiteremo diverse aziende associate che operano nel settore dell’idrogeno, ma anche quelle che potenzialmente potranno accedervi nel prossimo futuro. La filiera dell’Oil & Gas, a Piacenza, vanta una lunga tradizione di eccellenza, animata da imprese che hanno abbracciato la sfida della sostenibilità e della transizione energetica, intravedendone le ampie prospettive e lo spazio da protagonisti che potranno acquisire”.

Riguardo alle infrastrutture di distribuzione, per tutti valgono le parole di Michele Crisci, presidente di UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri. “Per favorire il processo di decarbonizzazione dei trasporti e il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2, UNRAE sostiene, tra le misure concrete e strutturali per promuovere lo sviluppo nel nostro Paese di tutte le tipologie di mobilità a emissioni zero, una completa e puntuale attuazione alle disposizioni del PNRR, sfruttando appieno i 230 milioni di euro stanziati fino al 2026 per la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento interoperabili e accessibili sia dai veicoli leggeri che da quelli pesanti. A oggi, sono stati già assegnati 50 progetti, negli ultimi due anni, ma auspichiamo che presto se ne aggiungano altri per rafforzare ulteriormente l’infrastruttura esistente”.

La terza edizione di Hydrogen Expo – organizzata da Mediapoint & Exhibitions– ospiterà, come dicevamo, un notevolissimo palinsesto di incontri, convegni e workshop (il programma completo lo trovate sul portale della fiera, hydrogen-expo.it). Giovedì 12 settembre, inoltre, si terrà la seconda edizione degli IHTA–Italian Hydrogen Technology Awards, i riconoscimenti (di rilievo internazionale) al lavoro delle imprese che operano sia in Italia che all’estero nella filiera tecnologica dell’idrogeno, riconoscendone la professionalità, il know-how, lo sviluppo ed il ruolo strategico.

Seminario MPA 2024: focus su interazione tra materiali, processi e applicazioni

Nelle giornate tra l’8 e il 10 ottobre, si terrà il seminario dell’Istituto per i test sui materiali (MPA) presso l’Università di Stoccarda, in Germania.

Al centro dei tre giorni di seminario, 6 sessioni principali, in cui si parlerà di questi temi cardine:

  • Idrogeno
  • Produzione Avanzata
  • Rivoluzione energetica in Germania
  • Big Data e Intelligenza Artificiale
  • Modellazione dei materiali strutturali
  • Controlli non distruttivi di materiali complessi

La complessa interazione tra materiali, processi e applicazioni costituisce evidentemente la spina dorsale dell’innovazione e dell’ottimizzazione delle prestazioni. I materiali devono essere selezionati e progettati con cura per soddisfare le esigenze specifiche delle diverse applicazioni, tenendo conto di fattori come la resistenza, la durabilità e la resistenza termica. A differenza dei loro modelli meccanici continui, i materiali reali possiedono una microstruttura reale con imperfezioni, anisotropie, segregazioni, discontinuità, pori e tensioni residue.

Questi difetti derivano dal rispettivo processo di fabbricazione del materiale o del componente e influenzano in modo significativo il comportamento del materiale e l’integrità strutturale in applicazioni dove la sicurezza è critica. Questa relazione dinamica tra materiali, processi e applicazioni è un punto focale fondamentale per il progresso di diversi sotto-settori dell’ingegneria meccanica, con ogni elemento che influenza il successo complessivo delle iniziative in questo campo.

Materiali per applicazioni future

Al centro dell’attenzione del seminario MPA si insedia il ruolo cruciale dei materiali, i quali si trovano ad affrontare una serie di sfide complesse. Sebbene l’acciaio, nelle sue varie forme austenitiche o martensitiche, continui a svolgere un ruolo essenziale, le applicazioni in evoluzione richiedono l’uso di altri materiali come le leghe a base di nichel, il titanio e l’alluminio ad alta resistenza. Inoltre, l’introduzione di processi di produzione innovativi consente la progettazione e la fabbricazione di strutture e componenti più complessi e l’impiego di un più ampio spettro di materiali. Tuttavia, l’aumento dei costi associato a elementi di lega sempre più preziosi rappresenta un ostacolo formidabile. Ulteriori sfide comprendono, ma non si limitano a, cicli di carico altamente flessibili, il comportamento dei materiali in ambienti difficili, come temperature estremamente alte o basse, e il comportamento sotto l’influenza di agenti come il biogas e l’idrogeno. La performance dei materiali domina la performance del prodotto finale, sottolineando la necessità di un utilizzo efficiente delle risorse nel loro impiego.

Processi che amplificano le industrie

Al seminario MPA, i processi non vengono considerati solo come processi di produzione nel senso classico. Al contrario, anche i casi di carico complessi sono considerati processi derivanti dall’applicazione e che influenzano in modo decisivo l’integrità strutturale e la durata dei componenti.

Verrà esaminata in modo approfondito una gamma di processi di produzione all’avanguardia, tra cui processi di produzione additiva come la fusione a letto di polvere laser, la produzione additiva con arco a filo, la deposizione diretta di energia, la saldatura ad attrito e la fusione a fascio di elettroni. Altri processi di produzione includono la saldatura a fascio di elettroni, la pressatura isostatica a caldo e la spruzzatura a gas freddo. Comprendere non solo i potenziali e i vantaggi, ma anche le limitazioni di questi processi di produzione e come essi modellano la microstruttura reale dei materiali lavorati, incluse segregazioni, anisotropie, difetti, pori, ecc., è di cruciale importanza. Insieme a sollecitazioni elevate e complesse nei processi applicativi, che includono fattori come il creep, la fatica ciclica, i carichi d’urto e gli effetti termomeccanici, la micro- e macrostruttura risultante dai processi di produzione determinano l’integrità strutturale e la durata dei componenti.

Applicazioni per materiali e processi futuri

Le applicazioni nell’ingegneria dei materiali e meccanica sono estremamente diversificate, ciascuna richiedendo attributi specifici dai materiali e dai processi (di produzione). Questi requisiti includono resistenza specifica, resistenza al creep e la capacità di operare in ambienti a temperature estreme (elevate e basse).

Che si tratti di generazione di energia con numerosi componenti pressurizzati, pale di turbine e componenti aerospaziali o di sistemi di trasporto, i materiali utilizzati devono garantire la sicurezza contro guasti e resistere a elevate sollecitazioni e/o a un alto numero di cicli di carico, anche in condizioni estreme come atmosfere di idrogeno. Con i nuovi processi di produzione e le tecniche di progettazione CAD che portano a strutture sempre più complesse con elementi come compattezza geometrica e integrazione delle funzioni, l’adattabilità dei materiali diventa fondamentale per garantirne l’idoneità a diverse applicazioni. La conferenza approfondirà questi aspetti cruciali, facendo luce sul legame tra materiali, processi e applicazioni nel campo dell’ingegneria dei materiali e meccanica.

Le macchine Graebener facilitano la produzione di piattaforme offshore nei cantieri navali di tutto il mondo

Un totale di nove cantieri navali negli Stati Uniti, in Europa e in Cina stanno già lavorando con varie fresatrici per bordi di piastre del costruttore tedesco di macchine personalizzate Graebener. Per la prima volta, l’azienda sta ora fornendo la sua tecnologia di fresatura – in collaborazione con il partner Ingenieurtechnik und Maschinenbau GmbH (IMG) – al Sud-est asiatico. Una nuova serie di pannelli sarà situata presso il cantiere navale Malaysia Marine & Heavy Engineering Sdn. Bhd. (MMHE), che sta attualmente allestendo una nuova linea per la produzione di piattaforme offshore. Con la fresatrice per bordi di piastre a due lati di Graebener sarà possibile lavorare due piastre contemporaneamente, con conseguente raddoppiamento della produzione di fresatura.

MMHE gestisce il più grande cantiere navale nel Sud-est asiatico, è un fornitore di fama mondiale per la costruzione navale ed è anche noto per la sua competenza nella produzione offshore, nelle conversioni e nelle riparazioni di navi e bacini di carenaggio. Il portafoglio include anche la produzione di piattaforme di conversione per turbine eoliche offshore. Le piattaforme di conversione forniscono la connessione tra una turbina eolica offshore e la rete elettrica nazionale. Consentono di trasportare e immettere nella rete l’elettricità generata convertendo la corrente alternata in corrente continua, sincronizzando la frequenza e la tensione della rete e controllando e monitorando la trasmissione di potenza.

Durante la produzione di queste piattaforme, grandi piastre con pareti spesse vengono saldate insieme per formare grandi sezioni. Ed è in questo passaggio che la tecnologia Graebener diventa importante. Le fresatrici per bordi di piastre vengono generalmente utilizzate ogni volta che grandi piastre vengono saldate insieme. Per mezzo delle fresatrici, i bordi delle piastre vengono preparati per la successiva fase di produzione: la saldatura. Questo processo di fresatura è anche noto come preparazione del cordone di saldatura.

MMHE sta ora espandendo il suo sito produttivo con una nuova linea di produzione. L’inizio della produzione è previsto per il 2025. La fresatrice per bordi di piastre a due lati di Graebener è progettata per fresare due piastre singole in un unico processo di fresatura, il che raddoppia la produttività. Entrambe le piastre, una sul lato di alimentazione, l’altra sul lato di uscita del sistema, vengono saldamente bloccate e quindi fresate simultaneamente con una testa di fresatura che passa tra le piastre. Il vantaggio della fresatura simultanea di due bordi di piastre è quindi una riduzione dei tempi di fresatura fino al 50%, che consente alla linea di pannelli di completare il processo di saldatura più rapidamente.

La fornitura della fresatrice per bordi di piastre include anche tre diverse teste di fresatura. Mentre una delle teste di fresatura viene utilizzata per smussare le piastre, le altre due teste di fresatura servono per produrre un’ampia varietà di giunzioni X, I e Y. Gli spessori delle piastre delle singole piastre – che possono misurare fino a 12.050 mm di lunghezza – variano tra 6 e 25 mm.

Dal 1998, questa e simili tecnologie di fresatura Graebener sono state utilizzate per preparare giunzioni di saldatura per ponti di navi, grandi tubi, imbarcazioni, torri eoliche e monopali. Questa tecnologia è ora utilizzata anche nella produzione di grandi piattaforme di conversione offshore. Dopo una visita congiunta a un rinomato cantiere navale nel nord della Germania, che da anni lavora con diverse apparecchiature Graebener altamente automatizzate, MMHE si affida alla pluriennale collaborazione tra IMG e il produttore tedesco.

I sistemi di fresatura personalizzati di Graebener sono disponibili in una vasta gamma di soluzioni. Oltre alle fresatrici per bordi di piastre a due lati, il costruttore di macchine personalizzate fornisce anche fresatrici per bordi di piastre a un lato, fresatrici per estrazione di piastre a due lati, fresatrici per bordi di piastre a quattro lati e linee di produzione di pannelli complete, inclusa la tecnologia di saldatura ibrida laser.

Buon compleanno, Boman!

La cornice è quella maestosa del Castello dei Solaro, a Villanova in provincia di Cuneo. Una grande festa svoltasi sabato 27 luglio per celebrare i primi 25 anni di un’azienda che rappresenta un esempio di eccellenza dell’industria piemontese. Un festeggiamento sontuoso, che non ha voluto risparmiare in nulla, capace di creare un’atmosfera di gioia, pace, commozione e divertimento, alla presenza di circa 400 ospiti, provenienti dall’azienda e dalle famiglie dei dipendenti, dai i clienti e i partner di fornitura, con personalità importanti del mondo politico e industriale e anche rappresentanze diplomatiche internazionali.

La storia industriale della Boman inizia nel 1999, grazie alla volontà del compianto fondatore Silvio Bonaudi, prematuramente scomparso nel 2021. La sua eredità carica di esperienza, passione e lungimiranza è stata raccolta dai giovani figli, Enrico e Clara, che prendono il timone dell’azienda con coraggio e passione, affiancati da un team di collaboratori fidati e di talento, capitanati dal CEO Alex Belforte (39 anni).

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25 anni, la terza grande festa che organizza la Boman di Murello, sede operativa dell’azienda che si è affermata con prepotenza in Italia e nel mondo grazie ad un impressionante know how nella lavorazione meccanica per la creazione di prodotti unici per il mondo del sollevamento e non solo. In precedenza l’azienda cuneese aveva già ideato due festeggiamenti importanti, in occasione dei 15 e 20 anni di storia. Quella di sabato è stata, di certo, qualcosa di più di un anniversario aziendale – caratterizzato da momenti di intensa commozione –per celebrare l’anima “multicolore” della famiglia Boman, dove titolari, dipendenti, clienti, fornitori e amici hanno rimarcato valori profondi di unione, autentica amicizia e solidarietà.

Tra i 400 invitati, presenze illustri dal mondo dell’imprenditoria e della politica, tra cui spiccano l’assessore della Regione Piemonte, Marco Gallo, che ha portato i saluti del Presidente Alberto Cirio.
Hanno partecipato inoltre il sindaco di Villanova Solaro, Gabriele Giletta che con i suoi 23 anni è il più giovane sindaco piemontese; il presidente di Confapi Cuneo Massimo Marengo, il presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagnae il consigliere regionale Federica Barbero. Presente anche il Console indiano, coinvolto per riconoscere il grande valore della comunità indianaperfettamente integrata all’interno del cuore pulsante produttivo di Boman.

Voci dentro l’emozione

“Ogni giorno ci siamo impegnati a realizzare macchine e componenti che non solo facilitano il lavoro dell’uomo, ma che lo fanno in modo sicuro, efficiente e innovativo – ha dichiarato Enrico Bonaudi – he ricopre il ruolo di presidente – Ogni macchina che esce dalle nostre officine porta con sé una parte di noi, della nostra dedizione alla qualità, alla sicurezza e al benessere dei nostri clienti. Questo è il cuore del nostro lavoro: creare soluzioni che migliorano la vita e il lavoro delle persone. Non posso non ricordare i momenti difficili, i periodi in cui sembrava che le sfide fossero troppo grandi. Ma è proprio in quei momenti che abbiamo dimostrato la nostra vera forza. Con determinazione, intelligenza e uniti come una squadra, abbiamo superato ostacoli che sembravano insormontabili. Abbiamo trasformato le difficoltà in opportunità, le sfide in successi”.

Una sfida immensa, affrontata con grande determinazione dal team dirigenziale nel rispetto di tutti i valori che Silvio Bonaudi aveva trasmesso fino a quel momento.

“Papà era un visionario – ha raccontato Clara Bonaudi nel corso del suo discorso dal palco principale – un leader e un amico per molti di voi. La sua passione, la sua determinazione e il suo spirito innovativo sono stati il cuore pulsante di questa azienda sin dalla sua creazione. Grazie a lui siamo cresciuti e ci siamo trasformati in ciò che siamo oggi. Non c’è giorno in cui la sua assenza non si faccia sentire, ma il suo spirito vive in ogni centimetro della nostra azienda e in ogni progetto che realizziamo. La sua eredità continua a guidarci e a ispirarci”.

Boman 25 anni
Un momento della festa (Credits: Confindustria Cuneo)

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Nel successo della Boman si è giocata non solamente la partita delle capacità tecniche e commerciali. La vera sfida è stata quella di ricompattare e motivare con costanza l’intero gruppo aziendale, composto da dipendenti multietnici a maggioranza indiana, clienti e fornitori. Ora l’azienda intende proseguire sulla strada tracciata dal fondatore, che ha sempre pensato alla sua impresa come a una grande famiglia.

“Voglio ringraziarvi per essere qui presenti a festeggiare insieme questo traguardo importante, raggiunto anche grazie al vostro prezioso contributo – ha dichiarato Alex Belforte, amministratore delegato di Boman –25 anni è una meta importante, a cui arriviamo avendo raccolto una grande eredità e tutti insieme stiamo portando avanti questo progetto. Io sono entrato a fare parte della famiglia Boman 19 anni fa e ho potuto ammirare tutto quello che c’è dietro a questo grande successo. Ed è per questa ragione che desidero, in questa occasione, ringraziare tutti i clienti e fornitori che ritengo essere nostri preziosi partner”.

È stata una festa a tratti davvero commovente, nel ricordo del fondatore e dei collaboratori che hanno lasciato materialmente l’azienda, sempre presenti nel ricordo collettivo. Autentica emozione si è letta negli occhi dei dipendenti premiati per la loro fedeltà e dedizione, prima fra tutti Enrica Paglietta storica segretaria che ha affiancato Silvio Bonaudi a partire dalla fondazione dell’azienda. Un gesto inaspettato che guarda al futuro è stata la premiazione dell’ultimo dipendente entrato in Boman poche settimane fa, con l’augurio di rimanere in azienda per moltissimi anni.

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La proiezione di un video aziendale, creato appositamente per i 25 anni, ha rappresentato un ulteriore momento densamente carico a livello emotivo. La forze delle immagini e della musica ha traghettato i presenti in un viaggio tra le sensazioni e i ricordi. In una delle sale del castello sono stati installati dei pannelli illustrati. Due immagini per ogni pannello, a rappresentare tutte le tappe fatte dall’azienda fino ad oggi. Le installazioni verranno poi portate in azienda, come una mostra permanente da esporre con orgoglio, in attesa del prossimo traguardo importante.

La conclusione dei discorsi è stata affidata a Giuseppe Finotto che, in qualità di direttore di produzione, ha voluto porgere ringraziamenti speciali. “Voglio sottolineare e dare il giusto rilievo al supporto che ogni giorno ricevo da Enrico, da Alex, da Enrica (Paglietta, ndR) e che provo a trasmettere a tutti i ragazzi della produzione. Aggiungo un grazie di cuore a tutti i ragazzi dell’ufficio, sempre disponibili e gentili nei miei confronti, un grazie di cuore a tutti i miei più stretti collaboratori: Team Leader e Qualità e ancora un grazie di cuore a tutti i carpentieri, ai saldatori, ai meccanici, ai preparatori e alla manutenzione. Grazie per il vostro comportamento esemplare e per l’impegno che ogni volta mettete in atto per raggiungere gli obbiettivi programmati. Continuiamo così, continuiamo a crederci”.

Sul finale della serata, ampio spazio al divertimento. Con le esibizioni dei ballerini di Bollywood, che hanno fatto scatenare i presenti, dj-set e spettacolo pirotecnico, si è conclusa una festa che resterà nel cuore dei partecipanti per molto tempo.

(Nella foto in apertura, il premio di Regione Piemonte consegnato nelle mani dei vertici Boman per i 25 anni di attività. Da sinistra: Giuseppe Finotto, Alex Belforte, Clara Bonaudi, Enrico Bonaudi e l’assessore Marco Gallo)

EVS International trasforma i processi produttivi. Grande successo in Malesia alla Penang Manufacturing Expo 2024

Foto proprietà di EVS International

EVS International, azienda specializzata nel recupero della saldatura, è stata presente alla Penang Manufacturing Expo 2024, svoltasi la scorsa settimana, dal 24 al 26 luglio presso il Setia SPICE di Penang, in Malesia il primo Hybrid Solar-Powered Convention Centre al mondo. I visitatori hanno potuto ammirare, presso lo stand Qualitek Solution (booth A88), il prodotto EVS 500LFCABF con scivolo automatico per scorie ed estrazione fumi.

Una delle innovazioni più importanti di questo modello è la sua capacità di recuperare un 60-85% di stagno dalle scorie. Questo notevole tasso di recupero riduce il consumo di saldatura di oltre il 50% e abbatte i tempi di dedrossing del 75%. Inoltre, il sistema riduce drasticamente le scorie fuori sede fino all’85%, stabilendo un nuovo standard industriale di efficienza e sostenibilità.

Particolarmente adatto al mercato asiatico, in quanto la saldatura recuperata viene filtrata attraverso una garza, ottenendo barre di saldatura eccezionalmente pulite e prive di scorie residue, questo sistema avanzato ottiene una saldatura di qualità superiore, in grado di soddisfare i severi requisiti dell’industria elettronica della regione.

L’EVS 500LFCABF è progettato per offrire molteplici vantaggi durante il processo di rifusione, tra cui il costo di gestione, che si traduce in un uso efficiente dello spazio di produzione, una riduzione della manutenzione e dei tempi di inattività, un aumento della longevità dell’apparecchiatura e della sostituzione dei pezzi.

L’estrazione del flusso ad alta efficienza garantisce prestazioni costanti del profilo termico, con un processo completamente automatico che richiede un intervento minimo da parte dell’utente.

La soluzione utilizza una tecnologia di scrubber acquoso, che consente l’uso della maggior parte dei prodotti chimici del flusso e offre un accesso alla manutenzione end-to-end.

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più grandi società di sicurezza informatica, produttrice di tecnologie volte alla cybersecurity, deve far riflettere profondamente. Banche, supermercati, ospedali, aeroporti e aziende, per un totale di 8,5 milioni di dispositivi (solo coloro che usufruiscono del sistema operativo Microsoft Windows) si sono trovati attoniti di fronte ad una schermata blu che serve a segnalare uno di quegli errori per cui si può fare ben poco, a parte entrare in un loop di riavvii del dispositivo che di fatto diventa inutilizzabile. Tutto ciò è stato dovuto ad un aggiornamento di sistema del Falcon Sensor, un software di sicurezza volto alla protezione degli endpoint, dispositivi fisici che si connettono e scambiano informazioni con una rete di computer. I dispositivi che hanno dovuto eseguire questo aggiornamento forzato, i cui disagi – almeno sulla carta – avrebbero dovuto essere minimi, si trovano tutt’ora a dover gestire manualmente il ripristino dei propri dispositivi. Crowdstrike ha messo a disposizione un servizio clienti diretto a cui le vittime del bug possono rivolgersi, oltre a dispensare indicazioni tecniche come quella di ripristinare manualmente la versione precedente del software. In questo caso i danni sono stati enormi, ma tutto sommato limitati. Certo, Piazza Affari e la Borsa di Londra hanno scambiato alla cieca per quasi tutto il pomeriggio del 19 luglio a causa del blocco degli indici, quasi 2 mila voli sono stati cancellati, un numero imprecisato di cartelle cliniche sono irreperibili, altrettante operazioni chirurgiche sono state rinviate e si parla di danni globali nell’ordine dei miliardi, ma cosa sarebbe successo se si fosse trattato di un attacco hacker? Milioni di dati legati a conti bancari, indirizzi, assicurazioni e probabilmente molti altri ancora sarebbero stati diffusi. Le aziende sarebbero state costrette a pagare miliardi di dollari per poter continuare ad erogare i propri servizi e i disagi per i clienti sarebbero decuplicati, proprio come quanto successo nel 2021 all’azienda petrolifera Colonial Pipeline. In una sola parola, sarebbe stata una catastrofe mondiale.

Il ruolo di Mediapoint

Mediapoint & Exhibitions Srl, casa editrice di numerose riviste tecniche – tra cui questa – che si occupano di settori operativi industriali quali il sollevamento, le perforazioni, l’industria del calcestruzzo, i settori dell’oil&gas e delle pipeline, l’idrogeno, la saldatura e la cybersicurezza, nonché organizzatrice di fiere legate alle medesime tematiche, è da tempo a conoscenza dell’importanza della sicurezza informatica e in particolar modo della profonda connessione che intercorre con il mondo OT, Operational Technology, a causa dei numerosi casi di attacchi hacker che hanno colpito i suoi clienti. La dimostrazione è l’aumento dei convegni legati a questa tematica durante le manifestazioni organizzate. La prossima fiera in programma – l’Hydrogen Expo (11-13 settembre), ospiterà un convegno dal titolo “La Cybersecurity negli impianti ad Idrogeno” e anche alla fiera successiva, il T3-Truck, Tyre & Trailer (17-19 ottobre), dedicata ai trasporti e agli allestimenti, verrà organizzata una conferenza dedicata a questo tema. Anche durante le altre fiere, GIS – Giornate Italiane del Sollevamento e GIC – Giornate Italiane del Calcestruzzo, se ne è ampiamente parlato. Proprio questi attacchi, in aggiunta alle numerose richieste da parte degli stessi clienti di iniziare a trattare la tematica in modo più approfondito, hanno spinto Fabio Potestà, Direttore della Mediapoint, a lanciare un portale online dedicato alla cybersicurezza, chiamato Cybsec-News, parallelamente alla mostra convegno dedicata, la CYBSEC-EXPO, andata in scena dal 29 al 31 maggio, a Piacenza, in concomitanza con la Pipeline & Gas Expo, a cui la cybersecurity è legata in modo particolare. La redazione di Mediapoint & Exhibitions, piccola ma efficace, lavora a stretto contatto scambiandosi informazioni che interessano ogni settore di riferimento della casa editrice. Sui portali Sollevare, Perforare, Concrete News, Hydrogen-News, OilGas News, Pipeline News, Saldare.info, Allestimenti & Trasporti e Cybsec-News è possibile trovare tutte le novità legate al settore di appartenenza, ma anche di altre tematiche trattate da Mediapoint. Per questo motivo vi invitiamo a rimanere aggiornati leggendo le nostre riviste e a condividere con noi le ultime novità della Vostra azienda, al fine di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri servizi.